Dopo la prima presentazione a Galatina in gennaio, a Martina Franca in febbraio, e a Milano in occasione della 15a edizione del Grandesign Etico International Award, la mostra riapre a Grottaglie (Taranto), a cura del referente territoriale di ADI Puglia e Basilicata, Ciro Masella. Reinterpreta il Modulor di Le Corbusier, uno dei simboli più celebri della cultura architettonica moderna, alla luce delle nuove tecnologie, mettendolo a confronto con la nuova cultura della progettazione digitale.
“Oggi, nell’era dell’economia digitale e dei social network dove tutto sembra amministrabile dalla ‘mano invisibile’ di calcoli matematici”, si interrogano i curatori Roberto Marcatti e Cintya Concari, “è possibile che l’invenzione di Le Corbusier sia ormai storia di altri tempi e debba essere sostituita da un ingranaggio come quello degli algoritmi?”
Oltre settanta artisti e designer italiani, in collaborazione con Kubico, società di Galatina attiva nel settore dell’architettura d’interni, si sono esercitati sul tema del Modulor di Le Corbusier in una reinterpretazione moderna delle proporzioni e dell’espressività modernista dell’originale, utilizzando materiali di risulta delle lavorazioni dell’azienda pugliese. Sono esposte tra le altre le interpretazioni di Ugo La Pietra, Ico Migliore, Mara Servetto, Carlo Forcolini, Marco Ferreri.
In occasione dell’apertura della mostra sarà presentato anche un volume edito da H2O, con contributi del critico d’arte Toti Carpentieri, del sociologo Francesco Morace e del designer Denis Santachiara.
In agosto la mostra sarà a Selva di Fasano, a cura della referente territoriale di ADI Puglia e Basilicata Valentina De Carolis. Poi si trasferirà a Matera in settembre e ottobre, a Canosa di Puglia in ottobre, a Napoli in novembre e dicembre, per ritornare in Puglia, a Foggia, nel febbraio 2020.
Modulor o algoritmo?
19 – 28 luglio 2019
Inaugurazione: 19 luglio 2019, ore 18
ex Convento dei Cappuccini
via dei Cappuccini, Grottaglie (Taranto)
9 – 25 agosto 2019
Palazzo dei Congressi Casina Municipale,
Selva di Fasano (Brindisi)