Come sarà il design tra vent’anni? Che cosa si progetterà, come si progetterà e – coerentemente con la prospettiva totale che da sempre De Fusco adotta nel suo discorso sul design – che cosa si venderà, a chi si venderà e come si venderà nel mondo degli oggetti?
Al centro del nuovo saggio dello storico napoletano le ipotesi più probabili sulla fisionomia del design: l'evoluzione della tendenza minimalista, l'accentuarsi del design come strumento di comunicazione, la persistente componente del kitsch e la pervasività (salvifica o deleteria?) del digitale e dell'informazione, la contrapposizione tra designer inventori e designer stilisti.
E accanto ai designer ecco le ipotesi che riguardano gli utenti: l’“edonista virtuoso” e le sue scelte critiche, la pubblicità e il fascino dello styling; per chiudere con una riflessione priva di illusioni ma sensibile ai valori culturali delle teorie sui limiti dello sviluppo e sulla capacità del mercato di rinunciare allo spreco.
Renato De Fusco, Design 2029, Milano, Franco Angeli, 2012, pp. 136.
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Il progetto della copertina della collana "I libri dell'ADI" è di Ornella e Bob Noorda.