Relazione della giuria

La giuria ha riscontrato la presenza di numerosi prodotti eccezionali per bellezza e progettazione, da oggetti molto particolari come un impianto frenante per auto da corsa di Formula 1 a un’automobile per il grande pubblico, fino a uno spremiagrumi da pochi euro.

La giuria ha riscontrato un certo squilibrio nei prodotti presentati, che indicano un sovrainvestimento dello sforzo del design in settori come quello delle sedute, con risultati di scarsa corrispondenza, insieme con un sottoinvestimento nella progettazione degli strumenti e degli oggetti domestici. Ha altresì notato la scarsità di oggetti originali e ben progettati nei settori dell’elettronica e delle apparecchiature elettriche, e l’assenza di interi settori come quello degli utensili e degli strumenti.

La progettazione dei siti web si è purtroppo rivelata povera di fantasia e facilità d’uso, dimostrando l’incapacità di distinguere tra pagine stampate e schermo interattivo.

In generale la giuria ha riscontrato una salutare varietà di oggetti ben progettati, indice di un’evoluzione nell’eleganza della tradizione del design italiano, qua e là segnata da provocatori scoppi di irriverenza.

 

Gillo Dorfles, presidente onorario
Fulya Erdemci
Yukata Mino
Pietro Petraroia
Richard Sapper, presidente
Angela Schönberger
Tomás Vlček