Al workshop hanno partecipato delegati dai paesi dell’area mediterranea che si sono confrontati su tre possibili aree di intervento: Institutional-Food Cultural Heritage, Food Industry, Research-Academy.
Sulla base dei risultati dei lavori la Commissione Food Design di ADI intende arrivare nel prossimo triennio alla stesura di una "carta comportamentale virtuosa", affermano i membri del gruppo, "che consideri il cibo del Mediterraneo sia un patrimonio di valore universale che un sistema eccellente di qualità e di azioni idoneo per dare a tutti cibo e salute, nonché per unire i popoli intorno ad un bisogno primario".
Il lavoro sarà orientato trsa l'altro a dar vita a incontri Istituzionali con enti, associazioni, governi, grandi aziende e alla comunità scientifica di ricerca, in vista della condivisione di una concezione del cibo unitaria. Sarano inoltre valorizzati gli studi accademici sul paesaggio alimentare nelle facoltà di Architettura, creando anche agenzie extra-accademiche ne i paesi dell'area euro-mediterranea, per garantire al Food Design il consolidamento di una disciplina accademica.
Saranno inoltre rafforzati i legami tra ricerca e imprese del settore agroalimentare, con nuove forme di collaborazione tra scuole e università per avviare percorsi di progettazione alimentare sul territorio, in stretta collaborazione con le realtà locali.