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Handmade in Italy

Una nuova Commissione tematica ADI si riunisce il 5 giugno a Milano, per dare il via ai lavori su un tema di grande attualità per il mondo del progetto e della produzione: l'evoluzione del concetto di Made in Italy.


"La progressiva regressione del significato iniziale di Made in Italy, da valore positivo e culturale da irradiare nel mondo a merce da blindare nei propri magazzini, ha seriamente compromesso la sua  efficacia immaginifica", nota Claudio Gambardella, docente all'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" e promotore della costituzione della nuova commissione. "L’uso e l’abuso di questa espressione non fanno che diluirne il significato."

Sul versante economico uno dei campanelli d'allarme che spingono a una riflessione profonda sul tema è l'aumento dei passaggi a proprietà straniere di alcuni dei più importanti marchi italiani, da Lamborghini a Indesit, da Poltrona Frau a Richard Ginori.

La risorsa culturale e produttiva in cui l'ipotesi di lavoro della nuova commissione identifica la nuova frontiera del Made in italy è l'evoluzione della cultura artigiana dei territori italiani ibridata grazie ai metodi progettuali del design contemporaneo.

L'ipotesi di partenza è che i due mondi, quello dell’imprenditoria e quello dell’artigianato, possano collaborare nella costruzione di un destino comune affidando alla cultura del design non solo un ruolo di ‘mediatore culturale’, ma anche di elaboratore di nuovi linguaggi specifici.

L'"Handmade in Italy" che ne nascerebbe – e che dà il titolo alla commissione ADI – può rappresentare il futuro positivo della produzione italiana, in uno stretto legame con i territori e in una geografia produttiva non delocalizzabile perché indissolubilmente legata ai luoghi del tessuto artigianale.

Partecipano a questa fase iniziale dei lavori numerosi esperti del settore, soci dell'ADI o esterni all'associazione. Tra i primi Aldo Bottoli, Andrea Branciforti, Vincenzo Castellana, Marco Colasanti, Marzio D’Emilio, Claudio Gambardella, Nicla Indrigo, Marcello Panza, Marina Parente, Luigi Patitucci, Arianna Sodano, Anna Tulisi.

I membri non soci della Commissione sono Luisa Ambrosio, direttrice del Museo Duca di Martina di Napoli, Mauro Ascione, amministratore delegato di Ascione Coralli 1855, Ezio Colombrino, architetto, designer e imprenditore, Davide De Blasio, presidente di Tramontano, Rosa Alba Impronta, responsabile di Made in Cloister, Napoli, Spartaco Paris (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), Oliva Rucellai, già direttrice del Museo Richard Ginori, Claudio Vaona, imprenditore della distribuzione.

Le Commissioni tematiche ADI sono gruppi di lavoro che contribuiscono al raggiungimento degli scopi sociali in ambiti culturali specifici, di cui possono far parte anche esperti non soci. La loro attività è prevista dall'art. 7 dello Statuto dell'ADI e dall'art. 14 del Regolamento. Oltre alla Commissione Handmade in Italy è attualmente attiva la Commissione Food Design.