News

Tokyo: la Casa del Design Italiano

Il primo museo del design italiano aperto nella sede di un'Ambasciata


Si aperta il 12 marzo la Casa del Design Italiano di Tokyo: è la prima esposizione permanente di design italiano presso un'ambasciata d'Italia. Voluta dall'ambasciatore Gianluigi Benedetti e curata da Matteo Belfiore e Valentina Cannava, è stata realizzata con la collaborazione di ADI e il contributo di numerose aziende italiane.

"Con la Casa del Design Italiano", ha detto all'inaugurazione l'ambasciatore Benedetti, citando il tema dell'Italian Design Day 2024, "abbiamo voluto 'fabbricare valore', trasformando i locali della nostra Cancelleria in uno spazio polifunzionale che è anche una mostra permanente. Leggerezza e multifunzionalità degli arredi consentono di riconfigurare facilmente gli ambienti adattandoli alle necessità di eventi e attività di natura molto diversa."

Su circa 150 metri quadrati, l'esposizione occupa i locali ristrutturati nel 2005 da Gae Aulenti. Propone una selezione del miglior design italiano: alcuni oggetti hanno vinto il Compasso d'Oro. Gli oggetti sono concessi dai produttori in comodato d'uso, e potranno essere sostituiti nel tempo. La scelta vuole rappresentare un secolo di design italiano, dai pezzi storici firmati dai grandi maestri a quelli più recenti, opera di giovani designer emergenti. Oggetti d'arredo e prodotti legati alla meccanica (anche il settore del car design è presente) che illustrano lo sviluppo delle tipologie, dai mobili alle lampade agli oggetti d'arredo ai prodotti del design meccanico e automobilistico che hanno segnato il design italiano più recente. Nella selezione si è tenuto conto anche dell'aspetto funzionale: della leggerezza, della trasformabilità, della facilità di movimento e della modularità, con una particolare attenzione agli oggetti rappresentativi della capacità di coniugare bellezza con ricerca, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale.

La Casa del Design Italiano a Tokyo si candida ad essere il primo esempio al mondo di un museo del Made in Italy ospitato in un'ambasciata italiana. "La speranza", concludono i promotori dell'iniziativa", è che questa sia solo la prima di una lunga serie di case del design da realizzare in tutte le ambasciate italiane del mondo. Per le aziende italiane di design potrebbe essere una ottima strategia di comunicazione, ma anche un'occasione per veicolare i valori, la filosofia e la qualità attraverso il più importante canale di comunicazione con l'estero: quello delle missioni diplomatiche."


In alto: foto di Shota Yokokura.