"Il convegno del 2015 aveva carattere esplorativo", spiegano alla Commissione Food Design dell'ADI. "Si proponeva di aprire un dibattito internazionale sui potenziali campi di applicazione del food design, e ha creato un terreno comune per far dialogare impresa e accademia, progettisti e studenti, istituzioni e ricercatori internazionali."
Oggi l'obiettivo è chiamare a un'azione concreta imprese e istituzioni, partendo da Napoli, sede storica della produzione della pasta, uno dei cibi italiani che si è ritagliato un ruolo centrale nella dieta delle popolazioni mondiali: "Napoli è il luogo principe per avviare un profondo dialogo culturale e per la costruzione di sinergie armoniche attraverso il fare creativo".
Per questo l’ADI e l’Ordine degli Architetti PPC di Napoli e Provincia hano dato vita a un progetto di ricerca e networking della durata di tre anni, sui temi del design per la sicurezza alimentare nel Mediterraneo: Food Design and Food Security, un'iniziativa che non si rivolge solo ai designer e agli accademici, ma intende coinvolgere direttamente anche produttori, policy maker e istituzioni.
Il convegno del 16 maggio: l'intervento del presidente ADI Luciano Galimberti. Accanto a lui Sonia Massari e Francesco Subioli, coordinatore della Commissione emaica Food Design ADI.
L'apertura dei lavori a Palazzo Donn'Anna.
I tre tavoli di lavoro del convegno.
Scopo principale era raccontare e dimostrare concretamente come il design possa fornire soluzioni concrete per facilitare l’accesso al cibo. Il Food Design si farà come sempre promotore, attraverso i suoi professionisti, dell’ibridazione culturale di aree geografiche ancora distanti.
Il convegno del 16 maggio è stato dedicato alla definizione delle linee guida del progetto triennale, con tre tavoli di lavoro:
1. Una vision di progetto, da Napoli al Mediterraneo: il food design del territorio, il food design per il territorio, il food design con il territorio
2. La mission del progetto: il food design come strumento per la food security, i contenuti, gli obiettivi e i risultati attesi dal progetto, con il rilancio del Food Design Manifesto con l’aggiunta di un undicesimo punto, il cui tema sia il progetto per l’alimentazione dei bambini.
3. Gli strumenti di dissemination e di engagement: Il design per il networking: i ruoli e i gruppi di azione
Food Design and Food Security
Primo Workshop internazionale per la pianificazione del progetto
sul Food Design per la Food Security in aree Euro-Mediterranee
(Foto: Yara Cutolo)